La tecnologia moderna è costruita su antiche tradizioni. Trentamila anni fa, la scheggiatura della selce era l'alta tecnologia del momento. I nostri antenati afferravano pietre contenenti milioni di trilioni di atomi e rimuovevano schegge contenenti migliaia di trilioni di atomi per costruire le loro asce; producevano lavorati eccellenti con abilità difficile da imitare oggi. In alcune località della Francia, disegnarono pittogrammi sulle pareti delle caverne con colore "spruzzato", usando le loro mani come stampini. In seguito fecero pentole cuocendo l'argilla, poi il bronzo fondendo determinate rocce. Diedero forma al bronzo martellandolo; poi il ferro e l'acciaio, conferendogli forma scaldandoli, battendoli e togliendone piccoli pezzi.
Oggi trattiamo a caldo ceramiche più pure e acciai più forti, ma li modelliamo ancora martellandoli, tagliandoli e così via. Produciamo silicio puro, lo affettiamo in parti sottili, creando disegni sulla sua superficie grazie a stampi minuscoli e "spruzzi" di luce e chiamiamo i prodotti "chips" , considerandoli squisitamente piccoli, almeno in confronto alle asce.
La nostra tecnologia microelettronica è riuscita a stipare macchine potenti come i computer grandi quanto una stanza dei primi anni '50 su pochi chip di silicio in un pocket-computer. Gli ingegneri stanno adesso creando dispositivi sempre più piccoli sospendendo un gran numero di atomi alla struttura di un cristallo per costruire cavi e componenti larghi un decimo di un sottile capello.
Questi microcircuiti possono sembrare piccoli per gli standard degli intagliatori di silice, ma ogni transistor contiene ancora migliaia di miliardi di atomi, e i cosiddetti "microcomputer" sono ancora visibili a occhio nudo: per gli standard di una nuova e più potente tecnologia, sembreranno giganteschi.
L'antico stile tecnologico che ha condotto dalla scheggiatura della silice ai chip di silicio manipola atomi e molecole in massa; chiamiamola "tecnologia di massa"; al contrario, la nuova tecnologia manipolerà singoli atomi e molecole con grande controllo e precisione: possiamo quindi definirla "tecnologia molecolare" ; essa cambierà il nostro mondo in più modi di quanti possiamo immaginare.
I microcircuiti hanno parti misurate in micrometri - cioè un milionesimo di metro - mentre le molecole sono misurate in nanometri (mille volte più piccole). Possiamo usare intercambiabilmente i termini "nanotecnologia" e "tecnologia molecolare" per descrivere il nuovo stile tecnologico. Gli ingegneri di questa nuova tecnologia costruiranno sia nanocircuiti che nanomacchine.