una formalizzazione del problema dell'interferenza L - P
mail del 26 maggio 2002 ^
[se sei arrivato qui per caso, tieni presente che non avresti dovuto arrivarci, e che comunque non troverai niente di interessante;]

prima di tutto, come mi sono venute in mente queste ennesime "paturnie"?

paturnia:
etimol: incrocio di patire e Saturno, pianeta provocatore di stato d'animo malinconico
signif: malinconia, stizza, malumore
(è questo che intendi tu? per me vuol dire: riflessione e conseguente sofferenza)

venerdì sono uscito con degli amici; in un locale, in mezzo alla folla, musica assordante, mi sono trovato per caso in un posto sopraelevato e ho visto la scena dal di fuori; l'assurdità, il nulla della situazione e soprattutto il comportamento delle ragazze mi hanno colpito. Non c'è più niente che ha un significato, niente di reale? cosa mi sta succedendo, mi sono detto, io non sono veramente così: io so che dovrei andar via, bisogna chiarire se posso o perché non posso.

nota che dico: se posso, perché non posso, dovrei; non: voglio, nè vorrei.

ricattare:
etimol: dal lat. recaptare
signif: ottenere con la forza, mediante minaccia

simmetrico e inverso:
tu dici che ti sto ricattando io mi sento ricattato
cerco di ottenere un interesse personale da parte tua sfruttando il bisogno lavorativo che hai mi costringi a rimanere legato al lavoro attraverso il bisogno personale che ho di te
io chiedo P in cambio di L tu chiedi L in cambio di P

è come quando, negli scacchi, proteggi 2 pezzi con 1 solo: fin quando l'avversario li minaccia con 1, ok; quando la minaccia si sdoppia, perdi uno dei due (a meno di non poter raddoppiare la difesa)

io non posso avere P in cambio di L, ed è orribile chiedere P in cambio di L, io cerco coscientemente di non farlo; cmq non lo accetterei tu non dovresti chiedermi L in cambio di P poiché non ricambi P, e quindi io (teoricamente) non dovrei avere nessun dovere dal lato P

la doppia minaccia si chiarisce a questo punto: io ho l'impressione che tu continui a chiedermi L*P, mentre per rimanere in vantaggio dovresti chiedermi solo L*L;
non riesco a guardare fino in fondo l'analogia, forse è troppo cinica;

so che hai delle obiezioni, quindi ti faccio anche un esempio pratico: quando lavoravo in [..] e [..] mi aveva infine convinto a venire in [..], si erano mobilitati tutti: nelle ultime settimane ogni giorno c'era un colloquio di lavoro. Se adesso anche avessi delle alternative da valutare, tu sai che non lo farei; (ma)

io non posso andar via perché "confondo" L con P, ma tu ti comporti in maniera inaspettata, ad es. chiedendomi di rimanere per non metterti in difficoltà (L*P?). Preferisco anche soltanto avere il dubbio che tu faccia affidamento sul mio coinvolgimento personale (P*P?); (ma)

ma vuol dire: non dovresti farlo, stando a quello che sostieni;
perché lo fai?

sereno:
etimol: lat. serenus, secco; colleg. al greco kseros (secco) e al sanscrito ksara (bruciante): il tempo asciutto è un pregio nelle regioni indeuropee nordoccidentali, ma una sofferenza [sic, G.Devoto] in quelle sudorientali;

non sempre è un bene essere sereni;

parliamone, non perdere anni di vita, non arrabbiarti; magari riflettici senza fretta, io ho impiegato 2 giorni per precisare il tutto;

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with or without you;
(tante cose lette, sentite, viste "prima", hanno assunto poi un significato, ho capito che non erano modi di dire)

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PS
sono tornato dal classico giro in collina, ne ho avuto di tempo per pensare..

in realtà il significato di quello che sto facendo è: sto preparando tutto per andar via, mi sto convincendo di non avere nessun legame; solo tu mi puoi far cambiare idea.

quello che mi trattiene dall'andare è

1) il dubbio che tu mi voglia almeno un po' bene (non è un ricatto, non dire che è così per farmi rimanere;): ho veramente questo dubbio)

2) il sapere che comunque qualcuno dovrebbe proseguire il lavoro che io lascerei, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista psicologico (creazione e senso di proprietà, intermediazione verso di te, ecc.)

3) la mia inerzia verso tutti i cambiamenti

dove non si può più amare, là si deve passare oltre (Zarathustra)

se per te esistono le vie di mezzo, spiegami quali sono, dove portano, cosa implicano;