il futuro del concetto morale di bene
il bene classico
La nozione di bene è in rapporto indissolubile con quella di morale; bene è ciò che una certa morale comanda (e, in senso esteso, permette), male quello che proibisce;
l'individuazione di un bene supremo, in base a cui ordinare tutti gli altri, può essere considerato l'obiettivo finale di una morale;
Per Platone esso consiste nell'essere stesso, "nel mondo eterno delle idee e della ragione", per Epicuro, nella serena felicità raggiunta dal saggio, per Plotino nella mistica fusione con Dio; Cartesio lo pone nella verità e nella libertà, Spinoza nella beatitudine della conoscenza divina, Kant nella "volontà buona", ecc.;
il bene estropico
io vorrei invece proporre un'interpretazione più realistica del concetto di bene, che può essere derivata direttamente da quello di estropia, e che può essere ravvicinato per alcuni aspetti a quella di Spinoza;
l'estropismo può essere considerato a tutti gli effetti una morale, che definisce come bene supremo l'incremento dell'estropia;
una definizione di estropia abbastanza precisa è quella contenuta nei
Principi Estropici:
"il livello di intelligenza, informazione, ordine, vitalita', capacita' di migliorarsi di un sistema";
essa fa riferimento però, secondo me, ad alcune caratteristiche ridondanti, che se da un lato sono utili a far comprendere meglio il concetto al grande pubblico, risultano poi scomode al momento della sua formalizzazione;
formalizzazione
Consideriamo una per una le caratteristiche elencate nei principi estropici:
- la "capacità di migliorarsi": può essere fatta derivare dalle informazioni e dall'intelligenza del sistema; un aumento di queste permette sicuramente al sistema di progredire, quando vengano applicate al self;
- la "vitalità": dovrebbe anch'essa essere una conseguenza dell'intelligenza; può essere considerata una caratteristica "di sicurezza", che limita la definizione di estropia a quei sistemi intelligenti che desiderano espicitamente vivere, o vivere di più, e che tendono in questa direzione; non è però secondo me una caratteristica strettamente necessaria;
- l'"ordine": è tra, le caratteristiche ridonandanti, la meno condivisibile; è sicuramente una possibile conseguenza dell'intelligenza, e è anzi definibile solo in base ad essa: un livello superiore di intelligenza può considerare perfettamente "ordinato", o sensato, ciò che un livello inferiore considera caos; l'ordine è soltanto il punto di vista di un'intelligenza;
- intelligenza e informazione rimangono le uniche caratteristiche indispensabili; nessuna delle due è sufficiente: un incremento delle informazioni disponibili è inutile quando non possa essere interpretato da una intelligenza adatta; un'intelligenza di altissimo livello avrebbe ancora bisogno di informazioni sul mondo esterno, reale o virtuale, per convalidare o confutare le proprie ipotesi;
l'una ha bisogno dell'altra per progredire;
bene è quindi (definizione formale):
un aumento di intelligenza e, allo stesso tempo, di informazione;
nota
Questo rappresenta il mio punto di vista personale, non necessariamente condiviso dalle correnti di pensiero transumaniste o estropiche: in questo ambito la questione del bene supremo sembra non esser stata ancora affrontata (v. ad es. una
ricerca su google).