commento alla pagina sulla "clonazione umana" del corriere della sera, 17 agosto 2000


un embrione di 27 giorni, Embryological Modelling Research Group

commento alla pagina sulla "clonazione umana"
dal
Corriere della Sera , 17 agosto 2000





Sul via libera alla clonazione umana è polemica tra le forze politiche: indignati i cattolici, perplessi molti ricercatori e gli ambientalisti

Protestano Vaticano e laici: Blair si fermi

In Italia si chiede l'intervento dell'Europa. Monsignor Sgreccia: come gli esperimenti dei nazisti

ROMA - Un "no" deciso dal mondo dei cattolici, robuste perplessità da quello degli ambientalisti: la clonazione di embrioni umani, poche ore dopo essere stata approvata dal governo inglese, ha già cominciato a sollevare le prime polemiche. Soprattutto perchè, una volta dato il via alla sperimentazione, nessuno può dirsi sicuro che non verranno varcati i confini imposti dal comitato britannico che quella sperimentazione ha autorizzato. Fra i vincoli dell'etica e la speranza di poter guarire milioni di persone, gli scienziati inglesi non hanno avuto dubbi. Una scelta "che dovrebbe far sussultare le coscienze di tutto il mondo civile", secondo monsignor Elio Sgreccia, direttore dell'Istituto di Bioetica dell'Università Cattolica di Roma. Monsignore tira addirittura in ballo Hitler, per dar corpo alla sua indignazione: "Che differenza c'è tra questa sperimentazione e la sperimentazione letale su esseri umani, senza consenso, già proibita dai tempi hitleriani?" E di indignazione grondano anche i commenti di tutti i politici provenienti dalle file del cattolicesimo. La decisione inglese "è moralmente inaccettabile" per Clemente Mastella, segretario dell'Udeur. E' una scelta che "apre un grande varco sul terreno dell'integrità dell'umanità e della specie" per il capogruppo del Ppi Antonello Soro. Mentre per il vicepresidente della Camera Carlo Giovanardi del Ccd si tratta di una scelta che un paese non può fare da solo: "Londra deve fermarsi, almeno fino a quando la Comunità europea non avrà svolto una riflessione comune".
E comunque, promette il leader del Cdu Rocco Buttiglione, sarà proprio il Parlamento europeo a bocciare la scelta di quell'"ipocrita" di Tony Blair. "Alla prossima seduta del Parlamento - annuncia dunque Buttiglione - prepareremo una mozione d'urgenza per condannare il comportamento del governo inglese". Ancora più severo il giudizio di Irene Pivetti, presidente dell'Udeur, che vede nella decisione una "sfida alla Chiesa di Roma nell'anno del Giubileo". Secondo lei l'Unione europea "dovrebbe mettere in mora l'Inghilterra", così come è stato fatto per l'Austria: "Come si è solleciti e pronti a comminare sanzioni all'Austria, altrettanto di dovrebbe fare nei confronti della Gran Bretagna, per una decisione che va ben oltre i proclami di Hitler".
Fin qui l'indignazione del mondo cattolico, fondata su precise scelte morali. Ma anche dal mondo dei laici arrivano manifestazioni di forte perplessità. "La scienza e la tecnica - dice ad esempio la presidente della commisione Affari sociali della Camera, Marida Bolognesi - possono essere più rispettose della vita, evitando sperimentazioni inutili. Per questo occorre raggiungere un punto di equilibrio tra libertà selvaggia di sperimentazione e un certo oscurantismo di ritorno, una sorta di rifiuto ideologico della ricerca scientifica". Anche per Grazia Francescato e Athos de Luca, rispettivamente portavoce e senatore dei Verdi, quella di Londra sembra una "inopportuna fuga in avanti". E la Francescato confessa di essere molto preoccupata, soprattutto per il futuro. "Una volta che si apre una porta è difficile poi prevedere dove si andrà a finire".

Giuliano Gallo

IL CARDINALE

Tonini: è mercificazione dell'essere umano

MILANO -"Grave il sì di Blair, perchè non significa certo che avremo un uomo clonato ma è stato posto un principio che fa paura: si può creare un essere umano perchè sia strumento di altri". Il cardinale Ersilio Tonini condanna la scelta del governo inglese, ribadisce le ragioni del no della Chiesa alla clonazione umana anche se a fini terapeutici, difende la ricerca scientifica ma non a ogni costo. "Ci sono dei limiti. I diritti umani sono irrinunciabili".
Perchè la decisione di Blair fa paura?
"Perchè l'uomo è fine, mai mezzo. Il male non è nel produrre il doppio di una persona ma nel creare un embrione perchè fornisca organi e tessuti. E' contro il principio fondamentale del nostro umanesimo e della nostra civiltà: l'uomo non è un bene fungibile".
Qual è il pericolo della scelta inglese?
"Arrivare alla mercificazione dell'essere umano. Creare un uomo che serva a un altro uomo: una follia".
La posizione della Chiesa è di chiusura totale. Ma in passato, nel dibattito sulla clonazione animale è stato diverso.
"Sarebbe stato un errore porre limiti, prima, per timore delle conseguenze. Non bisogna essere dominati dalla paura. E il passo della clonazione animale a quella umana per la nostra civiltà è immenso: possiamo mangiare gli animali ma non l'uomo. Sì, sono entrambe creature divine, ma gli animali sono stati messi a disposizione dell'uomo. Nella visione teologica induista, per esempio, è diverso: ogni cosa è sacra e intangibile quindi gli animali non possono essere strumenti dell'uomo, nemmeno per un buon fine, quello di salvare vite umane"
La chiesa dunque sostiene la ricerca ma non a ogni costo. Quale dev'essere il limite?
"Il rispetto della dignità umana, che significa anche non bloccare lo sviluppo scientifico ma significa soprattutto impedire la mercificazione dell'uomo. E' un momento storico difficile e la nostra ultima risorsa è la disciplina del pensiero: l'uomo è fine, mai mezzo".
Non è troppo tardi?
"Sono figlio di contadini e ho imparato che è nei momenti più delicati che si tirano fuori le energie. Oggi la sola speranza è l'educazione dei giovani perchè il mondo è nelle loro mani, hanno una missione storica e lo Stato e la Chiesa devono rendersene conto."

Federica Cavadini

LA SCIENZIATA

Oliviero Ferraris: servono regole molto severe

ROMA - "Fare ricerca sugli embrioni umani? No, sono contraria, mi smbrano esperimenti alla Frankenstein. Altro sarebbe la clonazione dei tessuti, su quello si può discutere. Ma ora siamo di fronte a un problema etico, non scientifico". Anna Oliviero Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo alla "Sapienza" di Roma e membro del comitato nazionale di Bioetica, confessa la propria perplessità di fronte alla clonazione "made in England".
Sbagliata quindi la decisione del governo Blair?
"Sarei più tranquilla se su un tema tanto delicato ci fosse un accordo a livello europeo. Per il momento la trovo una presa di posizione inquietante. Anche se servisse a salvare, almeno in prospettiva, vite umane".
Il fine non giustifica i mezzi, dunque?
"Non sempre. In ogni caso occorrono regole severissime e sanzioni ferree per non andare verso scenari mostruosi e terrorizzanti".
Quali?
"Si tratta comunque di un potenziale essere umano, con una propria futura personalità, che viene manipolato e usato per la sperimentazione di laboratorio. E' una prospettiva che mi preoccupa non poco".
Ci sono valide alternativa?
"Forse si potrebbe lavorare sugli embrioni avanzati dalla fecondazione in vitro. Sempre però con l'informazione e il pieno consenso dei genitori. Ma anche su questo dovrebbe esserci un accordo vasto e, ripeto, comune per tutta Europa. Nonostante le differenze profonde di cultura, religione, filosofia tra Paese e Paese".
Oppure?
"Si potrebbe limitare la ricerca alla semplice clonazione di tessutio o organi per trapianti o per curare gravi malattie. In quel caso credo si possa procedere senza problemi, sempre a patto di stabilire regole precise".
Gli inglesi quindi sbagliano ad andare avanti da soli?
"Sì, non c'è fretta di partire con la sperimentazione. Meglio prendere tempo per discutere sul problema, per trovare una soluzione che vada bene non dico a tutti ma a molti. Insomma..."
Insomma?
"La verità è che siamo davanti a un cambiamento epocale. Ma anche a un profondo problema etico. Che va risolto al più presto. Altrimenti non se ne esce".

Ester Palma





[ una visione d'insieme, cominciando a leggere i titoli.. ]

"protestano vaticano e laici : Blair si fermi"

(il minuscolo su "vaticano" è una mia scelta, non del Corriere )

la prima cosa che mi chiedo è: perché il vaticano protesta?

perché il vaticano, la chiesa, il cristianesimo dovrebbero avere diritto di decisione su questioni etiche più di quanto ce l'abbia una qualsiasi altra organizzazione?

perché ancora e sempre la religione deve intervenire su questioni etiche e filosofiche?

la scelta del corriere della sera è (sembra) di sobillare le proteste e fomentare il dibattito (per aumentare l'interesse e vendere di più? ), anche se la posizione di Giuliano Gallo (nell'articolo principale) è abbastanza imparziale fino alla fine.

"in Italia si chiede l'intervento dell'Europa. Monsignor Sgreccia: come gli esperimenti dei nazisti"

perché si "chiede l'intervento" ?

Esistono sicuramente delle leggi europee che definiscono il diritto di intervento dell'UE (Unione Europea) nelle questioni interne dei vari stati: presumo che Blair le conosca; se ha preso una decisione senza averne il diritto (e senza aver chiesto un accordo con l'Europa) il Parlamento e il Consiglio dell'UE glielo farà certamente notare e "interverrà"..

Monsignor Sgreccia ( incredibilmente è "direttore dell'Istituto di bioetica dell'università cattolica di Roma": la bioetica diretta dalla religione cristiana..) chiede:

"che differenza c'è tra questa sperimentazione e la sperimentazione letale su esseri umani, senza consenso, già proibita dai tempi hitleriani?"

risposta:

gli embrioni NON SONO esseri umani, l'essere umano non è assolutamente definito dal proprio patrimonio genetico (che è l'unica caratteristica che può essere attribuita all'embrione), ma dalla MENTE (cioè l'insieme delle conoscenze, credenze, idee, capacità, sentimenti, personalità, gusti, ....)

l'idea spaventosa e estremamente limitante che l'embrione possa essere un essere umano è, questa si, qualcosa che dovrebbe "far sussultare le coscienze di tutto il mondo civile" (come dice ancora monsignor Sgreccia ) e che può essere fondata solo sulle stesse basi della discriminazione razziale moderna o del nazismo, ponendo come loro l'importanza di UNA VITA nelle caratteristiche genetiche invece che nell'"umanità" dell'uomo

come commentare poi la frase "le coscienze di tutto il mondo civile"?

sembra che il mondo per mons.Sgreccia sia diviso in "civile" e "incivile"..

spero che il mondo civile non corrisponda

1) al mondo cattolico

2) al mondo dei cittadini

3) se qualcuno ha un'idea più precisa di cosa sia "il mondo civile" me lo faccia sapere..

ma occorre prendere in esame questa sottile specificazione : mons. Sgreccia avrebbe potuto dire certamente "le coscienze di tutto il mondo" , se per lui tutti gli uomini fossero uguali e avessero gli stessi diritti (tra cui quello di indignarsi) ..

ma il mondo per lui è ancora qualcosa da "civilizzare", in sintonia con le crociate anti-infedeli del medioevo;


Il cardinale Tonini riprende la stessa idea e sostiene che gli esperimenti sulla "clonazione" creeranno esseri umani che "forniscano organi e tessuti", dimostrando di non aver capito niente..

(ve lo immaginate quest'essere umano, bambino, neonato o feto che sia a cui vengono asportati degli organi e poi buttato via?)

un'altra cosa molto simpatica e profonda che dice Tonini è "gli animali sono stati messi a disposizione dell'uomo" (sostenendo in questo caso non la sua opinione personale ma la posizione della Chiesa!) (come dire: usateli pure come vi pare..)

quindi: perché non potremmo uccidere le balene(carne), foche(pelle), tigri(pelliccia), elefanti(avorio) ecc. ognuno per il proprio guadagno che se ne trae?

il fatto che io mangi carne non vuol dire che penso che gli animali siano a "mia disposizione"

gli indiani d'America cacciavano i bisonti, eppure li consideravano delle divinità..

quello che è importante (tanto più se detto da un cardinale che pretende di dare insegnamenti etici) non è cosa si fa (gli animali, in natura, possono essere uccisi da altri animali, l'uomo è uno di questi), ma che senso si dà alle cose che si fanno


ultima opinione è quella di Anna Oliverio Ferraris, membro del comitato nazionale di bioetica e ingannevolmente presentata come "scienziata", come se fosse coinvolta nella sperimentazione:

prima propone un "accordo a livello europeo" (ma perché non a livello mondiale?)

poi sostiene che "forse si potrebbe lavorare sugli embrioni avanzati dalla fecondazione in vitro"

di questi embrioni "avanzati" poi però non si parla più in tutto il servizio sul Corriere (2 pagine) , anche se era evidentemente un argomento fondamentale ..

come spiegherà qualche giorno dopo Leonardo Santi, presidente del comitato per le biotecnologie presso la Presidenza del consiglio, ad una trasmissione televisiva, sono proprio questi embrioni l'oggetto della sperimentazione.. embrioni che "non possono più essere utilizzati per la fecondazione artificiale" (dice Santi), e che, se fosse giusta la posizione della Chiesa nel considerare gli embrioni esseri umani, dovremmo considerare uccisi .




a questo mio commento è seguito un lungo dibattito con un amico, che prima o poi porterò online..