etica della clonazione e dell'aborto, mente e IA, razzismo e meritocrazia

etica della clonazione e dell'aborto, mente e IA, razzismo e meritocrazia



prefazione

É giusto clonare embrioni umani per la sperimentazione e la ricerca scientifica?

La clonazione rappresenta bene l'irruzione che la tecnologia sta facendo nella vita quotidiana, e come per il caso degli OGM e di altre nuove tecnologie, è anch'essa avversata dai cosiddetti "ambientalisti";

credo che la mia posizione su quest'argomento sia significativa soprattutto per questi ultimi, essendo io stesso (per molti aspetti) un ambientalista radicale, e avendo ciononostante un'opinione favorevole alla clonazione e allo sviluppo scientifico in tutte le sue forme;

introduzione

Nell'agosto 2000 in Inghilterra è stata approvata una legge che, all'interno di determinati limiti, permette la clonazione di embrioni umani; pochi giorni dopo, il 17 agosto, il Corriere della Sera ha pubblicato un servizio dedicato all'argomento, nel quale vengono sottolineate le prevedibili proteste dei cattolici e le perplessità degli stessi laici.

Ho riportato qui i tre articoli che lo compongono, seguiti dal mio commento "a caldo", scritto il giorno stesso, e per questo più emozionale che riflessivo; ho scelto di lasciarlo in questa forma stilistica incompiuta perché dalla sua lettura sono derivate per molti miei amici (ma anche sconosciuti mail-friends) utili discussioni e confronti.

Una discussione particolarmente approfondita e articolata è stata quella che ho avuto con ossifraga; le nostre differenti posizioni politiche hanno probabilmente avuto una certa importanza..

clonazione e aborto

Se l'aborto è stato definito legale dallo stato, perché si mette in discussione la ricerca sugli embrioni? e perché viene tenuta in considerazione la posizione della Chiesa ma non quella di altre organizzazioni religiose o filosofiche?
Se l'aborto è l'uccisione di un embrione, la clonazione sarebbe l'"uso" per uno scopo scientifico di quest'embrione. La potenziale umanità dell'embrione deriva solo dalle caratteristiche del suo DNA: ma come si definisce il distinguere gli esseri umani per il loro DNA, se non razzismo?

mente e IA

Si può comprendere meglio la differenza fra embrione e essere umano facendo riferimento all'Intelligenza Artificiale: le caratteristiche fondamentali che definiscono l'umanità dell'uomo non dipendono dal suo DNA, ma dalla sua mente; la possibilità teorica di progettare e costruire una IA, creando una mente artificiale, deve far riflettere su cosa può essere definito umano.
Il rapporto tra mente e IA mostra anche una ulteriore particolarità: la centralità del concetto di mente; utilizzando una semplice classificazione antropologica, essa può essere schematizzata in questo modo:
natura cultura
DNA mente
mente IA
La sua centralità deriva dal suo essere allo stesso tempo punto di partenza (per raggiungere l'IA) e di arrivo (per il DNA che ne permette lo sviluppo).

razzismo e meritocrazia

L'opposizione etica alla clonazione è giustificabile solo se si ritiene che l'umanità (o potenziale umanità) dell'embrione derivi dal suo DNA (unica caratteristica che può essere attribuita ad un embrione appena dopo il concepimento); questo significa distinguere erroneamente l'uomo per il suo DNA, invece che per la sua mente. Le conseguenze sociali di questi due metodi sono rispettivamente razzismo e meritocrazia;
natura cultura
DNA mente
razzismo meritocrazia
Per quanto si possa non essere d'accordo sulla eticità della meritocrazia, essa è indubbiamente preferibile al razzismo...allo stesso modo, la clonazione umana deve essere considerata etica poiché deriva da una definizione di uomo indipendente dal suo DNA.

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